Relazione finale

LA PROTESI
Si è provveduto a sostituire la prima protesi, con una di tipo più avanzato. L‘impiego di questa, richiede più attenzione e va trattata con cura, la guaina anatomica che si infila sul moncone se ben usata non dovrebbe dare problemi è consigliabile usare sempre la calza in cotone speciale che vi abbiamo fornito in rotolo, si può lavare e deve essere cucita (non fare nodi), il moncone deve ancora stabilizzarsi ma questo non è un problema. Se si rifanno le scarpe bisognerà mantenere gli spessori della suola come quelli attuali. Polina cresce abbastanza in fretta quindi eventualmente bisognerà o togliere spessore alla scarpa del piede sano o aumentare lo spessore alla scarpa della protesi, se si usa con attenzione deve durare ancora per un anno, se ci sono problemi e non sapete come fare avvisateci, ciò ci eviterà di affrontare ulteriori spese dovute a uso non corretto è importante che la protesi venga portata abitualmente.

LA MANO
Per l’intervento di ricostruzione della mano sinistra, si è usato ciò che era possibile, prelevandolo dal moncone della gamba destra. E’ stato un intervento molto difficile ma fortunatamente pur con qualche difficoltà sta andando tutto a buon fine, se Polina fosse rimasta in Italia ancora per un mese, avremmo fatto qui le ultime medicazioni, ma siamo certi che anche i vostri dottori siano in grado di farle, ormai si tratta solo di aspettare che la pelle si rigeneri, si deve procedere con interventi periodici richiesti dal medico curante per rimuovere le croste e tenere pulita la parte, abbiamo provveduto a fornirvi il necessario e Ludmilla ha assistito alle medicazioni ed ha visto come si procede, confidiamo nelle capacità dei vostri medici, per questa che riteniamo una procedura di poca difficoltà, i dottori che l’hanno operata vorrebbero essere tenuti al corrente settimanalmente per sapere come vanno le cose. Pertanto vi invitiamo a fare periodicamente un rapporto corredato da foto a Olga, al nostro ufficio di Minsk poi loro ci aggiorneranno, tra due o tre mesi Polina probabilmente dovrà venire in Italia per un controllo.
Perché cominci ad attivarsi il sistema nervoso ci vuole solitamente un periodo di qualche mese,
quindi ci vuole pazienza, per quanto riguarda la sensibilità i tempi solitamente sono ancora più lunghi ma tutto è soggettivo e i tempi cambiano anche di molto da individuo a individuo.
Poi si dovrà procedere ad un interveto di aggiustamento della mano, ma questo ve lo spiegheremo dettagliatamente appena avremo occasione di incontrarci entro l’autunno. RACCOMANDAZIONE, dato che Polina non ha sensibilità nella zona innestata della mano è molto facile che senza accorgersi facendo pressione sulle dita trapiantate sanguini, quindi durante il giorno è meglio porti il tutore protettivo.

POLINA
Polina durante questo periodo ha reagito bene, possiamo affermare che a noi non ha dato grossi problemi, la bambina è molto indipendente e se messa al corrente di cosa succede è capace di affrontare anche le situazioni meno facili. Se ci sono stati dei problemi questi non sono stati dovuti al dolore, perché grazie alle nuove tecniche, il dolore fisico è stato quasi nullo, il maggior ostacolo è stata la paura, lo stress e la difficoltà nel razionalizzare la situazione durante la permanenza in ospedale. Polina, si è vista circondata da troppe persone premurose per la sua condizione, vorremmo dire anche eccessive nei loro comportamenti, sommersa di attenzioni, di regali, assecondata sempre nelle sue richieste, ha durante la permanenza in ospedale perso il senso della misura, eccedendo in certi momenti in capricci. In questi frangenti, Ludmila a volte ha faticato a controllarla, ma è abbastanza logico che Ludmila essendo la persona a lei più vicina e la più presente, sia stata per Polina lo scarico delle sue tensioni, va anche aggiunto che forse Ludmila ha vissuto la situazione con un eccesso di responsabilità e anche la nostra costante presenza e le costanti attenzioni a volte sembravano insufficienti a tranquillizzarla. Poi una volta dimessa dall’ospedale Polina in poco tempo è tornata ad essere sé stessa e le difficoltà sono cessate, anche di questo gradiremmo parlare al nostro prossimo incontro.

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