spaziba Polina.
Lettera al giornale
spaziba Polina.
![]() | Mani Unite Onlus |
da Bollettino Parrocchia Tione 2011
Ho avuto la fortuna assieme a molte altre persone di essere protagonista attivo in quella che io non esito a definire un grande atto d’amore senza confini. Polina è una bimba orfana bielorussa di 5 anni abbandonata dai suoi genitori fin dalla nascita perche nata priva di una gamba,un braccio,,e co
n un solo dito alla mano sinistra. Ciò le negava la possibilità di avere una vita autonoma,e questo nel contesto sociale in cui vive Polina vuol dire quasi certamente ,passare la propria vita in una sorte di prigione senza sbarre,dove le porte sono aperte, e i guardiani a volte sono anche gentili,non manca il necessario per sopravvivere ma il mondo finisce dove gli occhi non arrivano a vedere e cosi si consuma la propria esistenza,con rare possibilità di poterne uscire. Polina è una di quelle poche fortunate a cui questa possibilità è capitata. Il destino che le aveva tolto quasi tutto ha voluto ridarle qualcosa,credo le abbia semplicemente restituito un po’ di quell’amore a cui tutti i bambini hanno diritto. Quell’amore Polina lo ha ricevuto goccia a goccia da una moltidudine di persone, non basterà certamente a colmare quello che le avrebbero potuto dare i sui genitori, ma sarà sufficiente a farle vedere oltre i suoi occhi, a farla tornare a credere nelle persone, ma sopratutto per poter tornare a sognare. Il destino in questa vicenda mi ha riservato il privilegiato ruolo di essere stato, almeno all’inizio,il mediatore tra i bisogni di questa sfortunata creatura e la generosità di tanta ,tanta gente.
Quando abbiamo cominciato a chiedere aiuti per poter far fare una protesi alla gamba , per dare la possibilità a Polina di camminare mi sono subito reso conto che questa bambina sarebbe entrata nel cuore di tante persone , dovunque la sua storia fosse arrivata e che così potevamo spingerci oltre la protesi alla gamba, e pensare anche alla ricostruzione della mano,mi accorgevo di giorno in giorno che la bontà, la generosità,che emergeva da questa tanto discussa società ci avrebbero permesso di non porci limiti,e cosi è stato .Ora Polina cammina liberamente grazie alla sua gamba artificiale e proprio in questi giorni ha cominciato i primi esercizi per l’attivazione funzionale della mano ricostruita con un intervento che ha del prodigioso . Ora possiamo constatare con orgoglio che Polina potrà avere una vita quasi normale,e che sarà autosufficiente per quello che riguarda le sue necessità
Avevo definito questo evento come un grande atto d’amore senza confini,ebbene penso che nessuno avrebbe pensato che per una singola persona si sarebbero attivate tante energie e in luoghi cosi lontani fra loro. L’associazione Mani Unite di Tione ha il merito di essere riuscita a mettere in sinergia questo enorme potenziale, partendo dalla fondazione Aiutiamoli a vivere di TERNI che ha messo a disposizione l’ufficio di MINSK per le pratiche di espatrio,la fondazione Nicolò Campo di GROSSETO che ha contribuito per la protesi alla gamba presso il laboratorio ortopedico r. t. m. di BOLOGNA,l’intervento alla mano eseguito presso la casa di cura multi specialistica Pederzoli di Peschiera VERONA l’equipe medica diretta dal dot. Testoni era composta dal dot Gilbert di PARIGI il dot. Rimondi di MILANO la dot.ssa . Kirila di BUCAREST , ha contribuito anche l’associazione Bimbi per Cernobil di DUBLINO a tutti questi vanno aggiunti molti altri protagonisti come scuole, parecchi comitati di aiutiamoli a vivere,asili ,molti i privati,i claun medici di Peschiera .associazioni parrocchiali il gruppo di amici di Ravina e Aldeno ecc. ecc.
Non posso esimermi dal ricordare che un ruolo “speciale” fra gli altri lo hanno avuto oltre al personale della terapia intensiva Anna Ludmilla e Natalia le persone più vicine Polina nei momenti più difficili durante l’intervento.
Ho scritto queste righe non tanto per dare un peso o un nome a chi si è preso a cuore Polina, ma per dare un riconoscimento a ciò che queste persone rappresentano. Questa moltitudine di persone sono lo specchio della positività racchiusa nella società,sono la punta dell’iceberg che il caso Polina ha fatto emergere e ci ha aiutato a conoscere, rappresentano la speranza per il futuro e sono la certezza che il mondo che molte volte i media ci fanno vedere non è quello vero,ma che ce né uno certamente migliore. che aspetta solo l’occasione per manifestarsi.
Grazie Polina per l’aiuto ad alimentare e far gioire questo meraviglioso mondo del volontariato.
LA MANO
Per l’intervento di ricostruzione della mano sinistra, si è usato ciò che era possibile, prelevandolo dal moncone della gamba destra. E’ stato un intervento molto difficile ma fortunatamente pur con qualche difficoltà sta andando tutto a buon fine, se Polina fosse rimasta in Italia ancora per un mese, avremmo fatto qui le ultime medicazioni, ma siamo certi che anche i vostri dottori siano in grado di farle, ormai si tratta solo di aspettare che la pelle si rigeneri, si deve procedere con interventi periodici richiesti dal medico curante per rimuovere le croste e tenere pulita la parte, abbiamo provveduto a fornirvi il necessario e Ludmilla ha assistito alle medicazioni ed ha visto come si procede, confidiamo nelle capacità dei vostri medici, per questa che riteniamo una procedura di poca difficoltà, i dottori che l’hanno operata vorrebbero essere tenuti al corrente settimanalmente per sapere come vanno le cose. Pertanto vi invitiamo a fare periodicamente un rapporto corredato da foto a Olga, al nostro ufficio di Minsk poi loro ci aggiorneranno, tra due o tre mesi Polina probabilmente dovrà venire in Italia per un controllo.
Perché cominci ad attivarsi il sistema nervoso ci vuole solitamente un periodo di qualche mese,
quindi ci vuole pazienza, per quanto riguarda la sensibilità i tempi solitamente sono ancora più lunghi ma tutto è soggettivo e i tempi cambiano anche di molto da individuo a individuo.
Poi si dovrà procedere ad un interveto di aggiustamento della mano, ma questo ve lo spiegheremo dettagliatamente appena avremo occasione di incontrarci entro l’autunno. RACCOMANDAZIONE, dato che Polina non ha sensibilità nella zona innestata della mano è molto facile che senza accorgersi facendo pressione sulle dita trapiantate sanguini, quindi durante il giorno è meglio porti il tutore protettivo.
POLINA
Polina durante questo periodo ha reagito bene, possiamo affermare che a noi non ha dato grossi problemi, la bambina è molto indipendente e se messa al corrente di cosa succede è capace di affrontare anche le situazioni meno facili. Se ci sono stati dei problemi questi non sono stati dovuti al dolore, perché grazie alle nuove tecniche, il dolore fisico è stato quasi nullo, il maggior ostacolo è stata la paura, lo stress e la difficoltà nel razionalizzare la situazione durante la permanenza in ospedale. Polina, si è vista circondata da troppe persone premurose per la sua condizione, vorremmo dire anche eccessive nei loro comportamenti, sommersa di attenzioni, di regali, assecondata sempre nelle sue richieste, ha durante la permanenza in ospedale perso il senso della misura, eccedendo in certi momenti in capricci. In questi frangenti, Ludmila a volte ha faticato a controllarla, ma è abbastanza logico che Ludmila essendo la persona a lei più vicina e la più presente, sia stata per Polina lo scarico delle sue tensioni, va anche aggiunto che forse Ludmila ha vissuto la situazione con un eccesso di responsabilità e anche la nostra costante presenza e le costanti attenzioni a volte sembravano insufficienti a tranquillizzarla. Poi una volta dimessa dall’ospedale Polina in poco tempo è tornata ad essere sé stessa e le difficoltà sono cessate, anche di questo gradiremmo parlare al nostro prossimo incontro.