Lettera al giornale

L’associazione MANI UNITE ONLUS di Tione ha inserito nel suo programma un progetto chiamato “Camminiamo con Polina”. Questa iniziativa si impegna ad aiutare una sfortunata bambina Bielorussa a sfuggire un triste destino e poter sperare in un futuro che le consenta una vita quasi normale .Polina è una bambina di 6 anni con grave handicap fisico è nata senza la parte inferiore della gamba destra, priva dell’avambraccio sinistro e alla mano destra ha un solo dito. Si pensa che ciò sia dovuto ancora agli effetti di quell’immane tragedia che è stata Cernobyl, Polina è stata abbandonata fin dalla nascita, era la primogenita di una giovane coppia, il destino a volte è terribile e travolge anche persone che forse nella nascita di un figlio vedevano coronati i loro sogni. La miseria, l’inesperienza, la mancanza di lavoro o purtroppo l’alcol hanno prodotto quello che normalmente si definisce “una vittima della società” e di questa situazione Polina ne è una innocente protagonista, ora è ospite in un istituto che si chiama Casa del Fanciullo a Slutsk, nel centro della Bielorussia. L’ho conosciuta per caso in uno dei quei viaggi che faccio per la Fondazione Aiutiamoli a Vivere di Terni per i Tir di aiuti umanitari e per le vacanze lavoro… Istituti come quello che ospitano Polina ce ne sono in Bielorussia una decina, i bambini tutti orfani abbandonati o privati della tutela dei loro genitori, rimangono li fino al quarto o quinto anno di età, poi passano in istituti dove hanno la possibilità di iniziare il ciclo scolastico, va precisato che la maggioranza di questi bambini soffrono di patologie più o meno gravi di carattere sia fisico che psicologico, motivo quasi sempre del loro abbandono, poi quando crescono vengono smistati nei vari internati che noi tutti bene conosciamo .Alcuni di questi bambini vengono adottati da famiglie bielorusse. Man mano che il benessere cresce anche in questi stati, la solidarietà comincia a manifestarsi e anche in Bielorussia la popolazione comincia a prendere coscienza di queste situazioni, ciò è anche favorito dalle iniziative che jl governo finalmente sta cominciando a mettere in campo, crescono le adozioni e si comincia a vedere anche qualche aiuto economico arrivare da privati, specialmente in questi orfanatrofi che sono quasi sempre ubicati nei pressi dei grandi centri urbani. Per fortuna la società non produce solo vittime e Polina ne è nonostante tutto una fortunata testimonianza, esiste anche una società positiva a cui appartiene il mondo del volontariato a cui penso facciano parte la maggior parte delle persone che sono protagoniste di questa storia, sono queste persone che hanno reso possibile il sogno di cambiare la vita a Polina, io sono solo il fortunato tramite. Quando la direttrice Ludmilla Kiselova la portò in ufficio e mi chiese se era possibile aiutarla devo dire la verità mi venne subito paura, di non riuscire a fare nulla. Io da solo, dissi posso fare poco però conosco tanta gente, chiederò loro aiuto, Polina era li in braccio alla direttrice, mi guardava in silenzio i suoi occhi però stavano dialogando con i miei sentimenti, non era più la direttrice ma era Polina che silenziosamente mi stava implorando di non lasciarla sola, questi sono quei momenti unici, direi magici in cui improvvisamente sei disposto a giocarti tutto il possibile e ti metti in gioco senza riserve .Faremo andare Polina in una scuola normale, la faremo camminare, le daremo la possibilità di usare la manina, la metteremo in condizione di competere con i suoi compagni più fortunati Il dado era tratto. Ho parlato con il presidente della FONDAZIONE AIUTIAMILI A VIVERE ed abbiamo ottenuto subito l’incoraggiamento ad andare avanti, il lavoro svolto dall’ufficio di Minsk è stato determinante per sbrigare le pratiche necessarie a far venire Polina in Italia, ci siamo attivati per trovare i fondi necessari e qui dobbiamo ringraziare tutte le persone che si sono rese disponibili, nell’estate 2009 abbiamo fatto venire Polina in Italia per fare la protesi alla gamba destra e qui dobbiamo un grazie particolare alla ASSOCIAZIONE NICOLO’ CAMPO di Grosseto che ha inserito Polina nel progetto Bimbi in Gamba e tramite l’interessamento anche di Alex Zanardi hanno provveduto a far ricoverare Polina presso il laboratorio ortopedico R.T.M di Budrio. Per la realizzazione della protesi, impegnandosi ad esserci vicini anche per i futuri aggiornamenti. Ora Polina è in grado di camminare autonomamente. Assieme alla direttrice Ludmilla che è anche la tutrice abbiamo deciso di procedere per vedere se era possibile trapiantare alla mano sinistra di Polina almeno un dito che le permetta di avere un effetto pinza, prelevandolo dal residuo di piede dell’arto destro. Ci siamo rimessi all’opera e il 22 maggio presso la CASA DI CURA PRIVATA POLISPECIALISTICA dott. PEDERZOLI S.p.a. di Peschiera del Garda che da noi interpellata si è resa disponibile ad effettuare l’intervento alla migliore condizione possibile, sarà effettuato il trapianto, l’equipe che eseguirà l’intervento sarà diretta dal dott. Testoni, primario del reparto chirurgia della mano e sarà composta dal Dr. Cugola di Verona, il Dr Gilbert di Parigi e dal Dr Raimondi di Milano e dalla dottoressa Kirila, tutti tra i massimi specialisti a livello europeo. Come si è riusciti ad arrivare a ciò, un miracolo? non direi, semplicemente abbiamo creduto tutti in quello che stavamo facendo e ciò ci ha spinto ad agire oltre i nostri abituali confini, a chiedere senza paura, a donare anche ad altri la gioia di poter fare qualcosa per questa sfortunata creatura. Le risposte non hanno tardato a venire numerose. Se tutto andrà bene oltre a camminare, Polina potrà finalmente usare la mano, le avremo fatto fare un altro passo importante per il suo futuro, lavoro da fare ne rimane ancora parecchio .Noi da parte nostra credo dobbiamo a lei un grande riconoscimento, quello di aver fatto crescere in noi la consapevolezza dell’enorme quantità di bene di cui è impregnata questa tanto discussa società, e che lei cosi piccola e indifesa è riuscita a far emergere con tanta forza, ciò ci aiuta a guardare con più ottimismo al nostro futuro,
spaziba Polina.

Polina un grande atto di amore collettivo

da Bollettino Parrocchia Tione 2011

Di Franco Paissan

Ho avuto la fortuna assieme a molte altre persone di essere protagonista attivo in quella che io non esito a definire un grande atto d’amore senza confini. Polina è una bimba orfana bielorussa di 5 anni abbandonata dai suoi genitori fin dalla nascita perche nata priva di una gamba,un braccio,,e co
n un solo dito alla mano sinistra. Ciò le negava la possibilità di avere una vita autonoma,e questo nel contesto sociale in cui vive Polina vuol dire quasi certamente ,passare la propria vita in una sorte di prigione senza sbarre,dove le porte sono aperte, e i guardiani a volte sono anche gentili,non manca il necessario per sopravvivere ma il mondo finisce dove gli occhi non arrivano a vedere e cosi si consuma la propria esistenza,con rare possibilità di poterne uscire. Polina è una di quelle poche fortunate a cui questa possibilità è capitata. Il destino che le aveva tolto quasi tutto ha voluto ridarle qualcosa,credo le abbia semplicemente restituito un po’ di quell’amore a cui tutti i bambini hanno diritto. Quell’amore Polina lo ha ricevuto goccia a goccia da una moltidudine di persone, non basterà certamente a colmare quello che le avrebbero potuto dare i sui genitori, ma sarà sufficiente a farle vedere oltre i suoi occhi, a farla tornare a credere nelle persone, ma sopratutto per poter tornare a sognare. Il destino in questa vicenda mi ha riservato il privilegiato ruolo di essere stato, almeno all’inizio,il mediatore tra i bisogni di questa sfortunata creatura e la generosità di tanta ,tanta gente.
Quando abbiamo cominciato a chiedere aiuti per poter far fare una protesi alla gamba , per dare la possibilità a Polina di camminare mi sono subito reso conto che questa bambina sarebbe entrata nel cuore di tante persone , dovunque la sua storia fosse arrivata e che così potevamo spingerci oltre la protesi alla gamba, e pensare anche alla ricostruzione della mano,mi accorgevo di giorno in giorno che la bontà, la generosità,che emergeva da questa tanto discussa società ci avrebbero permesso di non porci limiti,e cosi è stato .Ora Polina cammina liberamente grazie alla sua gamba artificiale e proprio in questi giorni ha cominciato i primi esercizi per l’attivazione funzionale della mano ricostruita con un intervento che ha del prodigioso . Ora possiamo constatare con orgoglio che Polina potrà avere una vita quasi normale,e che sarà autosufficiente per quello che riguarda le sue necessità
Avevo definito questo evento come un grande atto d’amore senza confini,ebbene penso che nessuno avrebbe pensato che per una singola persona si sarebbero attivate tante energie e in luoghi cosi lontani fra loro. L’associazione Mani Unite di Tione ha il merito di essere riuscita a mettere in sinergia questo enorme potenziale, partendo dalla fondazione Aiutiamoli a vivere di TERNI che ha messo a disposizione l’ufficio di MINSK per le pratiche di espatrio,la fondazione Nicolò Campo di GROSSETO che ha contribuito per la protesi alla gamba presso il laboratorio ortopedico r. t. m. di BOLOGNA,l’intervento alla mano eseguito presso la casa di cura multi specialistica Pederzoli di Peschiera VERONA l’equipe medica diretta dal dot. Testoni era composta dal dot Gilbert di PARIGI il dot. Rimondi di MILANO la dot.ssa . Kirila di BUCAREST , ha contribuito anche l’associazione Bimbi per Cernobil di DUBLINO a tutti questi vanno aggiunti molti altri protagonisti come scuole, parecchi comitati di aiutiamoli a vivere,asili ,molti i privati,i claun medici di Peschiera .associazioni parrocchiali il gruppo di amici di Ravina e Aldeno ecc. ecc.
Non posso esimermi dal ricordare che un ruolo “speciale” fra gli altri lo hanno avuto oltre al personale della terapia intensiva Anna Ludmilla e Natalia le persone più vicine Polina nei momenti più difficili durante l’intervento.
Ho scritto queste righe non tanto per dare un peso o un nome a chi si è preso a cuore Polina, ma per dare un riconoscimento a ciò che queste persone rappresentano. Questa moltitudine di persone sono lo specchio della positività racchiusa nella società,sono la punta dell’iceberg che il caso Polina ha fatto emergere e ci ha aiutato a conoscere, rappresentano la speranza per il futuro e sono la certezza che il mondo che molte volte i media ci fanno vedere non è quello vero,ma che ce né uno certamente migliore. che aspetta solo l’occasione per manifestarsi.
Grazie Polina per l’aiuto ad alimentare e far gioire questo meraviglioso mondo del volontariato.

Relazione finale

LA PROTESI
Si è provveduto a sostituire la prima protesi, con una di tipo più avanzato. L‘impiego di questa, richiede più attenzione e va trattata con cura, la guaina anatomica che si infila sul moncone se ben usata non dovrebbe dare problemi è consigliabile usare sempre la calza in cotone speciale che vi abbiamo fornito in rotolo, si può lavare e deve essere cucita (non fare nodi), il moncone deve ancora stabilizzarsi ma questo non è un problema. Se si rifanno le scarpe bisognerà mantenere gli spessori della suola come quelli attuali. Polina cresce abbastanza in fretta quindi eventualmente bisognerà o togliere spessore alla scarpa del piede sano o aumentare lo spessore alla scarpa della protesi, se si usa con attenzione deve durare ancora per un anno, se ci sono problemi e non sapete come fare avvisateci, ciò ci eviterà di affrontare ulteriori spese dovute a uso non corretto è importante che la protesi venga portata abitualmente.

LA MANO
Per l’intervento di ricostruzione della mano sinistra, si è usato ciò che era possibile, prelevandolo dal moncone della gamba destra. E’ stato un intervento molto difficile ma fortunatamente pur con qualche difficoltà sta andando tutto a buon fine, se Polina fosse rimasta in Italia ancora per un mese, avremmo fatto qui le ultime medicazioni, ma siamo certi che anche i vostri dottori siano in grado di farle, ormai si tratta solo di aspettare che la pelle si rigeneri, si deve procedere con interventi periodici richiesti dal medico curante per rimuovere le croste e tenere pulita la parte, abbiamo provveduto a fornirvi il necessario e Ludmilla ha assistito alle medicazioni ed ha visto come si procede, confidiamo nelle capacità dei vostri medici, per questa che riteniamo una procedura di poca difficoltà, i dottori che l’hanno operata vorrebbero essere tenuti al corrente settimanalmente per sapere come vanno le cose. Pertanto vi invitiamo a fare periodicamente un rapporto corredato da foto a Olga, al nostro ufficio di Minsk poi loro ci aggiorneranno, tra due o tre mesi Polina probabilmente dovrà venire in Italia per un controllo.
Perché cominci ad attivarsi il sistema nervoso ci vuole solitamente un periodo di qualche mese,
quindi ci vuole pazienza, per quanto riguarda la sensibilità i tempi solitamente sono ancora più lunghi ma tutto è soggettivo e i tempi cambiano anche di molto da individuo a individuo.
Poi si dovrà procedere ad un interveto di aggiustamento della mano, ma questo ve lo spiegheremo dettagliatamente appena avremo occasione di incontrarci entro l’autunno. RACCOMANDAZIONE, dato che Polina non ha sensibilità nella zona innestata della mano è molto facile che senza accorgersi facendo pressione sulle dita trapiantate sanguini, quindi durante il giorno è meglio porti il tutore protettivo.

POLINA
Polina durante questo periodo ha reagito bene, possiamo affermare che a noi non ha dato grossi problemi, la bambina è molto indipendente e se messa al corrente di cosa succede è capace di affrontare anche le situazioni meno facili. Se ci sono stati dei problemi questi non sono stati dovuti al dolore, perché grazie alle nuove tecniche, il dolore fisico è stato quasi nullo, il maggior ostacolo è stata la paura, lo stress e la difficoltà nel razionalizzare la situazione durante la permanenza in ospedale. Polina, si è vista circondata da troppe persone premurose per la sua condizione, vorremmo dire anche eccessive nei loro comportamenti, sommersa di attenzioni, di regali, assecondata sempre nelle sue richieste, ha durante la permanenza in ospedale perso il senso della misura, eccedendo in certi momenti in capricci. In questi frangenti, Ludmila a volte ha faticato a controllarla, ma è abbastanza logico che Ludmila essendo la persona a lei più vicina e la più presente, sia stata per Polina lo scarico delle sue tensioni, va anche aggiunto che forse Ludmila ha vissuto la situazione con un eccesso di responsabilità e anche la nostra costante presenza e le costanti attenzioni a volte sembravano insufficienti a tranquillizzarla. Poi una volta dimessa dall’ospedale Polina in poco tempo è tornata ad essere sé stessa e le difficoltà sono cessate, anche di questo gradiremmo parlare al nostro prossimo incontro.

Al Ministro della Sanità

L’associazione Mani Unite Onlus di Tione di Trento ha tra le sue principali iniziative quella di aiutare a migliorare le condizioni di vita di quei bambini con problemi di vario tipo che vivono in stato di indigenza o di orfani abbandonati, agisce attraverso interventi di aiuto materiale agli istituti che li ospitano o quando è possibile intervenendo direttamente su di loro, come nel caso di Polina.
Polina Litvinovich è nata il 5 maggio 2005 con una grave malformazione fisica, le manca la parte inferiore della gamba destra e l’avambraccio destro, alla mano sinistra ha un solo dito. Polina è stata abbandonata dai genitori e ora vive in un orfanatrofio a Slusk,nel centro della Bielorussia, è tutelata dalla direttrice dott.ssa Kisialiova Liudmila Aliaksandrauna,, se non riuscirà ad essere autosufficiente entro il sesto anno di età, quando dovrebbe cominciare per lei il ciclo scolastico, quasi certamente finirà in un istituto per handicappati gravi, quindi privata della possibilità di avere una vita adeguata alle sue capacità. Polina è una bambina molto intelligente, ha un carattere forte e ben determinato ed escluse le mutilazioni citate le funzioni organiche sono normali, quindi è in grado di razionalizzare la sua vita. L’associazione Mani Unite ha messo in atto un progetto chiamato “Camminiamo con Polina”, che ha la finalità di ripristinare per quanto possibile le funzioni motorie di questa sfortunata bambina e darle quindi quell’ autosufficienza che le permetta di frequentare un Istituto scolastico normale, che equivale a ridarle una possibilità di vita, altrimenti impensabile. Nell’estate del 2009 abbiamo provveduto a farle fare una protesi all’arto inferiore ed ora Polina è in grado di camminare autonomamente, la protesi ha bisogno di un aggiornamento ogni anno, ma grazie anche all’aiuto dell’Associazione Nicolò Campo di Grosseto e dell’Istituto ortopedico R.T.M. di Budrio (BO) questo problema è superato. Ora si sta procedendo nell’intento di effettuare un trapianto di dito alla mano sinistra, prelevandolo dal moncone dell’arto inferiore destro (come visibile dalle foto allegate) che le permetta di avere un effetto pinza, quindi di raggiungere quell’autosufficienza che ci eravamo proposti. In questa fase è coinvolta la CASA di CURA POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A di Peschiera del Garda, che da noi interpellata si è resa disponibile ad effettuare l’intervento alle migliori condizioni possibili. Il Dott. Ruggero Testoni si è preso carico di riunire una equipe formata da vari specialisti in Chirurgia della mano (Dr Testoni, Dr Cugola – Verona, Dr Gilbert – Parigi, Dr Raimondi – Milano). L’intervento è programmato per il 22 maggio, l’Associazione Mani Unite sta attivando tutte le procedure necessarie al fine di far venire Polina in Italia e garantirne la permanenza necessaria.